Come prima cosa mettiamo un pò di musica.. vediamo, the kooks. Sìsì, "inside in, inside out" .
Let's get started...
Quando ho cominciato la supplenza di religione ero un pò titubante e, perchè no, spaventato da come avrei affronato determinati argomenti. Alla fine, mi è stata prolungata fino a giovedì scorso (ieri l'altro) e credo di non essere arrogante nel dire che ho fatto quello che in inglese viene chiamato a pretty good job!
E, se è vero che esiste un karma, ultimamente deve essere tutto a mio favore.
Finita la supplenza ieri l'altro, mi informano che da venerdì (ieri) sono in supplenza su un'altra maestra sempre alla stessa scuola fino a giovedì (penultimo giorno di scuola).
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Inoltre, come ho detto a diversi amici, ieri mi sono fatto 3 (tre) recite scolastiche che sono andate una meglio dell'altra.
Oddio.. diciamo due e mezzo.
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Alla materna di Bozzano c'era un casino di gente che alla fine sono riuscito solamente a vedere i bimbi entrare. Mi sono poi diretto alle sale parrocchiali di Quiesa a vedere la 4^ e la 5^ cantare alcune canzoni e fare qualche balletto fino alle 19.15 circa.
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Alle 19.16 è cominciato il viaggio per arrivare al Main event di Valdottavo (non me ne vogliano gli amici di Quiesa e Bozzano ;) ): una biancaneve un pò particolare.
Per farvi capire, una "biancaneve à la Shrek."
Vi cito qualche pezzo che ricordo per darvi un'idea...
Narratrice: "C'era una volta in un paese molto lontano..."
Spettatore: "Mi scusi , eh. Ma è un pò vago così.. c'era una volta quando ? Due giorni fa ? Due mesi fa? E poi, paese lontano cosa vuol dire ? Valdottavo ? Lucca ? Borgo ?
Ottime recitazioni e ottimi vestiti, nonchè la scenografia. Davvero impressive.
Unico "neo": sono stato 2 ore e 30 (dueoreemezzo) in piedi visto la dimensione del "teatro".
Ma ne è valsa davvero la pena.
Seriamente.
Verso le 22.30 circa finiscono recite, balletti, ringraziamenti, varie ed eventuali e vedo i miei ragazzi di 4^. Bagno di folla, baci e abbracci da parte loro, genitori e anche sorelle (!!!).. saluto Patrizia promettendole di venire a salutare i ragazzi sabato prossimo e, vista anche l'ora tarda e la stanchezza, mi dirigo verso Massarosa.
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Valdottavo owns me, man. Definitely.
Torno a casa con la schiena a pezzi, esausto, morto di caldo, affamato (il panino con la cotoletta sarà anche bono, ma è sempre un panino -_- ) ma...
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...non riesco a smettere di sorridere e di pensare ad alcune cose. Mi viene da pensare a Quiesa, quando vado dietro le quinte a salutare i ragazzi di 4^ e 5^ (che conosco da due settimane, ricordiamolo) e penso a come si illuminano i loro visi e a come tutti e tutte mi salutano e penso a come auguro loro buona fortuna e a come sono tesi e tese prima di cominciare.
Penso a Valdottavo. Penso a me che parto dopo 6-7 ore di scuola, 1 ora e 30 di cartoleria circa, 2 recite solo per vedere i miei ragazzi. Tre mesi, dopotutto non si dimenticano. Period.
Penso ad una bimba che mi abbraccia quando mi vede scendere le scale della scuola mentre andavo a prendere posto (invano) a teatro; penso che sia bello che tutte e dico tutte le colleghe si ricordino di te anche se sono mesi che non ti vedono; penso inoltre che la recita della 4^ e della 5^ sia stata FAN.TAS.TI.CA. Penso anche che mi piacerebbe prendere una classe dalla prima e vederla crescere, imparare, diventare grande fino alla quinta. Penso anche che quando sei distrutto perchè sono due ore e mezzo che stai in piedi, sei stanco, muori di caldo, non c'è gioia più bella di tanti ragazzini e ragazzine di 9-10 anni che, appena ti vedono, si illuminano. Letteralmente.
E ti travolgono dagli abbracci. E in quel momento non pensi a niente. Non te ne frega un cazzo, sostanzialmente se sei stanco, se hai fame, sete o chennesò.
Non conta un cazzo in quel momento. Conta solo vedere loro che ti abbracciano e ti chiedono con i loro occhioni "Come sono stato?" oppure "L'hai vista ? Ti è piaciuta?" o anche "Maestro!!!! Grazie di essere venuto"
Questo è ciò che conta.
Io non sono con questi ragazzi dalla prima. Ho fatto con loro "solo" tre mesi, durante i quali ho fatto loro inglese...quindi poche ore rispetto alle altre colleghe. Ma non credo di essere esagerato nel dire questo:
grazie ragazzi, anch'io vi voglio tanto bene.
***
E, dopo qualche minuto, entrare in macchina è come spezzare l'incanto e la magia di qualche secondo prima; ma è solo un'illusione perchè le emozioni, quelle vere, non hanno mai fine.
L'essenziale è invisibile agli occhi.
-f
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