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sabato 31 maggio 2008

L'essenziale è invisibile agli occhi

Vediamo se mi riesce di spiegarvi questa mia settimanella ormai giunta agli sgoccioli...
Come prima cosa mettiamo un pò di musica.. vediamo, the kooks. Sìsì, "inside in, inside out" .

Let's get started...

Quando ho cominciato la supplenza di religione ero un pò titubante e, perchè no, spaventato da come avrei affronato determinati argomenti. Alla fine, mi è stata prolungata fino a giovedì scorso (ieri l'altro) e credo di non essere arrogante nel dire che ho fatto quello che in inglese viene chiamato a pretty good job!
E, se è vero che esiste un karma, ultimamente deve essere tutto a mio favore.
Finita la supplenza ieri l'altro, mi informano che da venerdì (ieri) sono in supplenza su un'altra maestra sempre alla stessa scuola fino a giovedì (penultimo giorno di scuola).

***

Inoltre, come ho detto a diversi amici, ieri mi sono fatto 3 (tre) recite scolastiche che sono andate una meglio dell'altra.
Oddio.. diciamo due e mezzo.

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Alla materna di Bozzano c'era un casino di gente che alla fine sono riuscito solamente a vedere i bimbi entrare. Mi sono poi diretto alle sale parrocchiali di Quiesa a vedere la 4^ e la 5^ cantare alcune canzoni e fare qualche balletto fino alle 19.15 circa.

***

Alle 19.16 è cominciato il viaggio per arrivare al Main event di Valdottavo (non me ne vogliano gli amici di Quiesa e Bozzano ;) ): una biancaneve un pò particolare.
Per farvi capire, una "biancaneve à la Shrek."
Vi cito qualche pezzo che ricordo per darvi un'idea...

Narratrice: "C'era una volta in un paese molto lontano..."
Spettatore: "Mi scusi , eh. Ma è un pò vago così.. c'era una volta quando ? Due giorni fa ? Due mesi fa? E poi, paese lontano cosa vuol dire ? Valdottavo ? Lucca ? Borgo ?

Ottime recitazioni e ottimi vestiti, nonchè la scenografia. Davvero impressive.
Unico "neo": sono stato 2 ore e 30 (dueoreemezzo) in piedi visto la dimensione del "teatro".
Ma ne è valsa davvero la pena.
Seriamente.
Verso le 22.30 circa finiscono recite, balletti, ringraziamenti, varie ed eventuali e vedo i miei ragazzi di 4^. Bagno di folla, baci e abbracci da parte loro, genitori e anche sorelle (!!!).. saluto Patrizia promettendole di venire a salutare i ragazzi sabato prossimo e, vista anche l'ora tarda e la stanchezza, mi dirigo verso Massarosa.

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Valdottavo owns me, man. Definitely.
Torno a casa con la schiena a pezzi, esausto, morto di caldo, affamato (il panino con la cotoletta sarà anche bono, ma è sempre un panino -_- ) ma...

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...non riesco a smettere di sorridere e di pensare ad alcune cose. Mi viene da pensare a Quiesa, quando vado dietro le quinte a salutare i ragazzi di 4^ e 5^ (che conosco da due settimane, ricordiamolo) e penso a come si illuminano i loro visi e a come tutti e tutte mi salutano e penso a come auguro loro buona fortuna e a come sono tesi e tese prima di cominciare.
Penso a Valdottavo. Penso a me che parto dopo 6-7 ore di scuola, 1 ora e 30 di cartoleria circa, 2 recite solo per vedere i miei ragazzi. Tre mesi, dopotutto non si dimenticano. Period.
Penso ad una bimba che mi abbraccia quando mi vede scendere le scale della scuola mentre andavo a prendere posto (invano) a teatro; penso che sia bello che tutte e dico tutte le colleghe si ricordino di te anche se sono mesi che non ti vedono; penso inoltre che la recita della 4^ e della 5^ sia stata FAN.TAS.TI.CA. Penso anche che mi piacerebbe prendere una classe dalla prima e vederla crescere, imparare, diventare grande fino alla quinta. Penso anche che quando sei distrutto perchè sono due ore e mezzo che stai in piedi, sei stanco, muori di caldo, non c'è gioia più bella di tanti ragazzini e ragazzine di 9-10 anni che, appena ti vedono, si illuminano. Letteralmente.
E ti travolgono dagli abbracci. E in quel momento non pensi a niente. Non te ne frega un cazzo, sostanzialmente se sei stanco, se hai fame, sete o chennesò.
Non conta un cazzo in quel momento. Conta solo vedere loro che ti abbracciano e ti chiedono con i loro occhioni "Come sono stato?" oppure "L'hai vista ? Ti è piaciuta?" o anche "Maestro!!!! Grazie di essere venuto"
Questo è ciò che conta.
Io non sono con questi ragazzi dalla prima. Ho fatto con loro "solo" tre mesi, durante i quali ho fatto loro inglese...quindi poche ore rispetto alle altre colleghe. Ma non credo di essere esagerato nel dire questo:

grazie ragazzi, anch'io vi voglio tanto bene.

***

E, dopo qualche minuto, entrare in macchina è come spezzare l'incanto e la magia di qualche secondo prima; ma è solo un'illusione perchè le emozioni, quelle vere, non hanno mai fine.
L'essenziale è invisibile agli occhi.


-f

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